tag:blogger.com,1999:blog-77136167723098253692024-03-05T20:17:22.526-03:00Viaggiare e Lavorare in BrasileInformazioni utili per chi indende andare a vivere, lavorare in Brasile, o fare un viaggio.Giampierohttp://www.blogger.com/profile/17350458530434232210noreply@blogger.comBlogger16125tag:blogger.com,1999:blog-7713616772309825369.post-88205606204289221172015-10-04T19:26:00.000-03:002015-10-04T19:26:51.506-03:00Pizza e "pizzarias" a Sao PauloScrivo questo articolo con la sicurezza che ogni italiano che si rispetti, prima o poi si troverà a cercare um posto dove mangiare una buona <b>pizza a Sao Paulo</b>!<br />
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E a San Paolo di certo le opzioni non mancano. Forse quello che è un po' più difficile, è trovare una una pizza simile a come siamo abituati a mangiarla in Italia, o una vera pizza naopletana. Ma non è un'impresa poi così difficile, le opzioni non mancano. In seguito indicherò un altro mio articolo con suggerimenti e contatti di alcune pizzerie.<br />
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La tipica pizza paulistana, che è considerata una delle migliori pizze del paese (dai paulistani) è normalmente molto differente dalle nostre pizze. La differenza principale è la quantità di formaggi e condimenti! La massa della pizza quasi non si sente neanche, o almeno non il sapore, quello che conta è solo il sapore degli ingredienti che ci metti sopra.<br />
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A volte le combinazioni di ingredienti suonano un po' "<i>strane</i>", ma in molti casi sicuramente vale la pena provarle. Come la pizza di shimeji e xitaque (due tipi di funghi), che non avevo mai provato in Italia, ma che mi è sembrata eccezionale! <br />
L'unica cosa che davvero non capisco è come possa essere tanto apprezzato sulla pizza un formaggio chiamato Catupiry. È un formaggio brasiliano, che è usato in molte pizze, principalmente nella pizza di pollo. Si, questa è una di quelle combinazioni di pizze che suano un po' strane, ma se invece di questo formaggio brasiliano si usasse una buona mozzarella, sarebbe una pizza niente male.<br />
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"Pizzarias" a São Paulo</h2>
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Il numero di pizzerie a San Paolo è enorme, e anche se non è facile da recuperare, a volte penso che siano più pizzerie qua che in tutta Italia :) Il bello è che ce ne sono ovunque, e per me, la pizza è un alimento che anche quando non è buono, vale comunque la pena :)<br />
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Una cosa che ho trovato strano, ma a cui mi sto abituando molto bene, è che in ogni pizzeria, sul tavolo c'è sempre disponibile una bottiglia di olio extravergine di oliva! Questo perché qui a San Paolo è consuetudine aggiungere un po' di olio sulla pizza appena servita. E di sicuro ci sono alcuni sapori dove un po' di olio ci sta benissimo.<br />
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Se volete vedere alcuni locali e con alunci indirizzo potete cliccare nel prossimo link e accedere al mio articolo su <a href="http://comesaopaulo.com.br/index.php/2015/08/31/pizza-e-pizzaria-em-sao-paulo/" target="_blank">Pizza e Pizzaria em São Paulo</a>.<br />
Là ci sono i link e le descrizioni di alcune pizzerie famose da noi come <b>Piola</b> e <b>Rosso Pomodoro</b>, e di altre pizzerie di San Paolo che non hanno nulla da invidiare alle nostre migliori pizzerie napoletane.<br />
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Buon appetito!Giampierohttp://www.blogger.com/profile/17350458530434232210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7713616772309825369.post-9176407762472244462014-06-20T18:48:00.000-03:002014-06-20T18:49:37.544-03:00Dove Mangiare a San Paolo - Ristoranti<div dir="ltr">
<b>San Paolo</b> è una delle città al mondo con la maggior <b>varietà di cucine e ristoranti</b>. Qualcuno dice sia seconda solo a New York. Ed è subito evidente, quando si arriva in questa città che le opzioni non mancano.<br />
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Mangiare a San Paolo è sicuramente un'esperienza che non delude. A meno che non ci si trovi a mangiare qualcosa che non si consosce, e che per questo possa non piacere, gli standard di cucina e servizio sono altissimi. Anche i costi sono paragonabili a quelli di una capitale europea. Ma questa forse è una generalizzazione esagerata, visto che davvero ci sono un'infinità di opzioni di ristoranti e bar, ognuno con le sue peculiarità e i suoi prezzi. Una nota positiva, almeno per noi italiani, è il <b>prezzo della birra</b>. Normalmente <i>costa la metà</i> che in Italia ed è sempre servita super gelata, il che la rende ancora più "appetibile" quando fa caldo. E inoltre, alcune marche brasiliane sono davvero molto buone.<br />
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Ma con questo articolo, vorrei soprattutto dare alcuni suggerimenti riguardo a dove mangiare a San Paolo e cosa mangiare.<br />
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Dove mangiare a San paolo</h2>
Già che siamo italiani, prima o poi sentiremo la mancanza della nostra cucina, della <b>pasta</b>! E mangiare un buon piatto di pasta "<i>al dente</i>", non è una cosa comune, neanche in uno dei tantissimi ristoranti italiani. Qua la pasta al dente, normalmente viene considerata "cruda" e di conseguenza, è molto più diffusa la pasta di grano tenero... e poi ci sono alcune osterie italiane, che utilizzano pasta di grano duro, ma la lasciano cuocere per un tempo esagerato per adattarla al palato e gusto dei brasiliani :)<br />
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Di seguito voglio elencare dei ristoranti dove sono stato e dove assicuro che si possa mangiare una buona pasta. Ho anche un blog in portoghese dove potrete trovare ulteriori informazioni sui posti di cui parlo. Il blog si chiama <b><a href="http://www.comesaopaulo.com.br/" target="_blank">Come Sã</a><a href="http://www.comesaopaulo.com.br/" target="_blank">o Paulo</a> (</b>in italiano significa<b> Mangia San Paolo)</b> e raccoglie le nostre esperienze gastronomiche a San Paolo.<br />
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Il primo ristorante di cui voglio parlare, che finora è anche il mio favorito, è il <b><a href="http://www.comesaopaulo.com.br/2014/03/restaurante-bar-bottega-bottagallo.html" target="_blank">Bar Bottega Bottagallo</a></b>. Lo stile in effetti è quello di un Bar, ma assicuro che fanno dei piatti italiani di altissima cucina. Si trovano un sacco di piatti di pasta con sughi eccezionali, <i>ragù di costoletta di maiale</i>, <i>sugo alla norma</i>, <i>ragù bianco</i>. E come pasta ci sono anche delle ottime <i>pappardelle </i>artigianali. Una cosa assolutamente da provare è la loro <b>Scarpetta</b>. Il prezzo di un atipasto e un primo, è di circa 20/25€ a persona a cui aggiungere le bibite. Non è economico se confrontato con i prezzi di bar e ristoranti italiani, ma la buona pasta in Brasile, è quasi considerata una pietanza di lusso. Assicuro che il rapporto qualità/prezzo (dei piatti di pasta) di questo bar è uno dei migliori in tutta San Paolo. E anche l'ambiente di questo locale, per il fatto di essere stile bar, è davvero accattivante. Da provare assolutamente.<br />
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Un'altra cosa di cui prima o poi noi italiani sentiremmo la mancanza, oltre alla pasta, è una buona <b>pizza napoletana</b>! Per questo, il prossimo ristorante che voglio consigliare è una pizzeria, la <b><a href="http://www.comesaopaulo.com.br/2013/10/comer-pizza-italiana-no-speranza.html" target="_blank">Cantina Speranza</a></b>! A dire il vero è ben più da una pizzeria, ci sono primi a secondi piatti eccezionali, ma la vera eccellenza qua è la pizza. È una delle pizzerie di san Paolo dove si può mangiare una vera e propria pizza napoletana! Provate alcune delle loro pizze tradizionali, con mozzarella di bufala e non vene pentirete. Ah, una cosa importante, qua una pizza grande, è grande davvero, nessuno mangia una pizza da solo.<br />
Come per la buona pasta, anche per la buona pizza, i prezzi sono più alti che in Italia, ma non tantissimo, considerando che una pizza è soddisfa almeno due persone.<br />
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Per chi ancora volesse provare dei buoni piatti di posta, un altro ristorante che posso consigliare è la <b><a href="http://www.comesaopaulo.com.br/2014/06/bottega-bernacca-italiano-nos-jardins.html" target="_blank">Bottega Bernacca</a></b>, nel quartiere Jardins. Si tratta di un ristorante piccolissimo, stile bistrot francese, ma italianissimo nella cucina. Si trovano <i>bruschette</i>, <i>crostini</i>, <i>panini </i>e soprattutto, ottimi piatti di <i>pasta</i>! E cosa non meno importante, utilizzano solo pasta Cipriani e sono attentissimi alla cottura.<br />
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Oltre a questi, una catena di ristoranti che bisogna assolutamente sperimentare è l'<b><a href="http://www.comesaopaulo.com.br/2014/02/comer-no-outback.html" target="_blank">Outback steakhouse</a></b>! É un ristorante di cucina australiana, ma niente di carni strane, nessun canguro hehehe, solo ottima carne di manzo o maiale. Personalmente lo segnalo principalmente per due motivi. Il primo è la <b>birra</b>! Non so perché, ma qui servono quella che è la birra che più mi ha appassionato a San Paolo. Servita in un boccale davvero gelato, quando è caldo, non ha eguali.<br />
L'altro motivo, è che oltre alla carne, una delle cose che fanno davvero bene qua, è la pasta! Principalmente la loro <i>Twomba pasta</i>, al sugo Alfredo, è una cosa eccezionale!<br />
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Altro posto da provare, soprattutto per chi ha origini emiliano-romagnole, è la <b><a href="http://www.comesaopaulo.com.br/2014/01/piadina-romangnola-em-sp.html" target="_blank">Piadina Romagnola</a></b>! Per un prezzo accessibile si può provare una vera e propria piadina romagnola! Magari non c'è lo Stracchino, ma rucola e prosciutto sono eccezionali! <br />
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Beh, oltre a questi ovviamente ci sono mille altri posti da provare, e alcuni li trovate nell'altro mio blog.<br />
Un consiglio è comunque quello di "Sperimentare"! Buon appetito a tutti.</div>
Giampierohttp://www.blogger.com/profile/17350458530434232210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7713616772309825369.post-32744624232637131382013-07-23T01:57:00.001-03:002013-07-23T21:55:09.737-03:00Modello di Certificazione di Esperienza ProfessionaleRiporto qui di seguito un esempio di modello di "<i>Certificazione di esperienza professionale</i>".<br />
Questo documento, come spiegato nell'articolo <b><a href="http://viaggiare-lavorare-in-brasile.blogspot.com/2010/09/visto-di-lavoro-per-il-brasile.html">Visto di lavoro per il Brasile</a>, </b>può essere richiesto per la presentazione di una domanda di visto in Brasile.<br />
Il documento che riporto è in Inlgese, ma può essere redatto tranquillamente in Italiano, anche perché, successivamente, indipendentemente dalla lingua di origine, dovrà essere tradotto in portoghese in Brasile da un traduttore ufficiale.<br />
È bene anche ricordare che sarà necessario procedere all'autenticazione di tale modello, come già descritto nell'articolo <b><a href="http://viaggiare-lavorare-in-brasile.blogspot.com/2012/12/autenticazione-certificazione.html">Autenticazione Certificazione di Esperienza Professionale</a>.</b><br />
<b><br /></b>
Segue modello.<br />
<blockquote class="tr_bq">
<blockquote class="tr_bq">
LETTER OF PROFESSIONAL EXPERIENCE</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
FOREIGN COMPANY’S NAME, corporation registered according to the Laws of the COUNTRY, headquartered at ADDRESS, under the registration number ..., in this act represented by Mr. ..., hereby DECLARES that Mr. ..., Italian, bearer of the passport number ..., has been working for more than ... years as ..., being responsible by the .... This is a highly skilled professional and has extensive experience working in the area of ...</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
Place, date.</blockquote>
<div>
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</blockquote>
Giampierohttp://www.blogger.com/profile/17350458530434232210noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-7713616772309825369.post-36870432636225906142013-07-14T21:26:00.000-03:002013-07-14T21:59:29.181-03:00Tempi di rilascio CIE e RNE <span style="background-color: white; color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; line-height: 20px;">I tempi di rilascio della <b>CIE (</b></span><span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;"><span style="line-height: 20px;"><b>Cédula de Identidade de Estrangeiro)</b>, la vera carta d'identità per stranieri, sono molto lunghi, come già accennato nell'articolo <a href="http://viaggiare-lavorare-in-brasile.blogspot.com.br/2012/12/ottenere-rne-e-cie-e-sincre.html"><b>Ottenere Protocollo RNE, CIE e SINCRE</b></a>.</span></span><br />
<span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;"><span style="line-height: 20px;"><br /></span></span>
<span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;"><span style="line-height: 20px;">Si parla ufficialmente di 6 mesi, ma quasi mai arriva in 6 mesi. Nel mio caso sto aspettando da più di 8 mesi. Per fortuna sul sito della Polícia Federal esiste un link per controllare lo stato di produzione e rilascio della CIE.</span></span><br />
<span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;"><span style="line-height: 20px;"><br /></span></span>
<span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;"><span style="line-height: 20px;">Per consultare lo stato di rilascio è sufficiente andare a questo indirizzo: <a href="https://servicos.dpf.gov.br/sincreWeb/pesquisaAndamentoProcesso.jsp" target="_blank">https://servicos.dpf.gov.br/sincreWeb/pesquisaAndamentoProcesso.jsp</a></span></span><br />
<span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;"><br /></span>
<span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;">Sarà necessario fornire il numero di <b>protocollo</b> che trovate nel <i>Registro e Expediçao da CIE</i>, </span><span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;">documento con foto che vi hanno rilasciato il giorno che avete ottenuto RNE e SINCRE. È il numero che si trova nell'etichetta con il codice a barre. Va inserito quel numero senza spazi, punti o trattini, solo le cifre. A quel punto sarà possibile conoscere lo stato del vostro documento e, se pronto, recarsi a rtirarlo.</span><br />
<span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;"><br /></span>Giampierohttp://www.blogger.com/profile/17350458530434232210noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7713616772309825369.post-8287746758940427892013-06-20T16:21:00.001-03:002013-07-14T21:56:59.202-03:00Inviare soldi in BrasilePrima o poi, tutti coloro che abbiano intenzione di vivere, lavorare o soggiornare in Brasile per un lungo periodo, potrebbero avere la necessità di inviare soldi in Brasile.<br />
Quando si tratta di piccoli importi, ci sono vari servizi che permettono di fare dei trasferimenti e si trovano molte informazioni a riguardo.<br />
In questo articolo voglio spiegare invece <i>come fare</i> a trasferire somme considerevoli <i>legalmente</i> (superiori a 10.000 euro) e quali sono i <i>costi</i>.<br />
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1 - Come fare</h3>
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1.1 - Il conto in banca.</h4>
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Per portare soldi in Brasile, quando si tratta di somme superiori a 10.000 euro, è necessario utilizzare i canali ufficiali e quindi fare un <i>trasferimento</i>/<i>bonifico </i>bancario. Diventa indispensabile possedere un conto in banca. E normalmente, se si vuol trasferire una somma considerevole, magari per comprare un immobile o investire in un'attività, è molto probabile che si abbia già i requisiti per aprire un conto corrente. In seguito scriveró un articolo sull'apertura di un conto.<br />
<br />
Purtroppo alcune banche non sono per nulla preparate a ricevere denaro dall'estero, e quindi, un conto presso quelle banche, non servirebbe a niente. Sebbene si tratti di trasferire soldi in un conto dello stesso titolare, un tipico trasferimento di patrimonio, le banche sono costrette a richiere della documentazione che comprovi l'origine lecita della somma. Il problema é che ci sono banche come <b>Itaù </b>che pretendono che questa documentazione sia "<i>consolarizzata</i>" e "<i>tradotta legalmente"</i>. Immaginate di dover consolarizzare la vostra vostra dichiarazione dei redditi (presso un consolato brasiliano in Italia) e poi farla tradurre da <i>traduttore giuramentato</i> in Brasile... e tutto questo magari solo per ricevere un bonifico di 10.000 euro.<br />
<br />
Quindi Itaù è assolutamente da evitare, nella mia esperienza personale, i soldi sono rimasti bloccati e poi tornati indietro.<br />
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Se si ha intenzione trasferire denaro dal proprio conto italiano, ci si deve rivolgere possibilmente a banche <i>internazionali</i> che sono per questo meglio preparate a tali operazioni. Banche di questo tipo che non mettono troppi impedimenti ai trasferimenti sono:<br />
<ul>
<li><b>HSBC</b></li>
<li><b>Citibank</b></li>
<li><b>Santander</b></li>
</ul>
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Buono dovrebbe essere anche il <b>Banco do Brasil</b>, mentre assolutamente da evitare <b>Itaù</b>. Non ho informazioni invece su <b>Bradesco</b>, ma penso non sia molto differente da Itaú.<br />
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Occorre sapere che, oltre all'aspetto pratico, una questione molto importante riguarda la <b>dichiarazione</b> di questo denaro. Il denaro che arriva dall'estero deve essere dichiarato integralmente, o si rischia di dover pagare qui in Brasile l'imposta di reddito sull denaro tasferito. In seguito scriveró un articolo esclusivamente per trattare questo aspetto.<br />
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La causale da usare nel bonifico deve essere "<b>TRANSFERENCIA DE PATRIMONIO</b>".<br />
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<br />
<h3>
2 - Costi</h3>
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Per quanto riguarda i costi di questa operazione, diciamo che possono variare di banca in banca, ma sono sostanzialmente: il costo del bonifico internazionale, la tassa sulle transazioni finanziarie (IOF) e il cambio (spiegheró perché lo considero il costo maggiore).<br />
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<h4>
2.1 - Bonifico internazionale</h4>
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<br /></div>
A dire il vero si tratta di 3 costi che possono variare leggermente da banca a banca.<br />
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<ul>
<li>Il primo costo riguarda il costo stesso del bonifico che la nostra banca italiana ci addebita per un bonifico internazionale (normalmente tra i 15 e i 25 euro).</li>
<li>Il secondo costo, mi piace definirlo "occulto". Questo dipende dalla banche di appoggio, banche intermediarie che normalmente sono usate per effettuare il trasferimento (a meno che non si usi una banca con sedi nei due paesi). Questo costo si aggira intorno ai 30 euro: praticamente inviate 10.000 euro dall'Italia e la vostra banca brasiliana riceve solo 9.970 euro.</li>
<li>Il terzo costo é invece l'importo che le banche brasiliane addebitano per ogni operazione di ricevimento di denaro dall'estero. Il costo puó variare molto, puó andare dai 65 ai 200 reali per ogni operazione dipendendo dalla banca e dalle condizioni contrattuali particolari che avete.</li>
</ul>
<h4>
2.2 - IOF (Imposto sobre Operações Financeiras)</h4>
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Qui c´é poco da dire, si tratta di uno 0,38% sul capitale in ingresso che dovete pagare come tassa al governo. Viene calcolato e scontato automaticamente dalle banche.</div>
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<h4>
2.3 - Il Cambio</h4>
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<br /></div>
Una cosa che non sapevo prima di fare un trasferimento, è che il "<i>tasso di cambio</i>" <b>non è il tasso commerciale.</b> Può essere deciso arbitrariamente dalle banche, e di solito è ad un tasso vergognosamente vantaggioso per loro. Bisogna quindi sempre tentare di negoziare, aspettare il momento migliore (o meno peggiore) e magari anche arrabbiarsi con il proprio responsabile di banca.<br />
Questo rappresenta sicuramente il costo maggiore dell'operazione... un costo che potrebbe non risultare evidente nell'immediato, ma se si avesse bisogno di riportare i soldi in Italia, immediatamente ci si ritroverebbe con un patrimonio ridotto sensibilmente.<br />
<br />Giampierohttp://www.blogger.com/profile/17350458530434232210noreply@blogger.com35tag:blogger.com,1999:blog-7713616772309825369.post-38861813013218783532012-12-18T01:23:00.001-02:002013-07-23T02:20:40.846-03:00Autenticazione Certificazione di Esperienza Professionale<span style="background-color: white; color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 20px;">Un documento necessario ai fini dell'ottenimento del <b>Visto di Lavoro in Brasile</b>, per tutti coloro che non abbiano conseguito Master, è un documento che attesti/certifichi la propria esperienza lavorativa. L'</span><span style="background-color: white; color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 20px;">esperienza professionale certificata dovrà essere <b>compatibile con l'attività che verrà svolta</b>.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 20px;">Nell'articolo </span><span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 20px;"><b><a href="http://viaggiare-lavorare-in-brasile.blogspot.com/2013/07/modello-di-certificazione-di-esperienza.html">Modello di Certificazione di Esperienza Professionale</a></b> ne riportiamo un esempio.</span></span><br />
<span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 20px;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 20px;">Fino a qui non ci sono grossi problemi, chiunque potrebbe farsi fare una lettera, tipo una lettera di referenze, dal proprio datore di lavoro. Le complicazioni arrivano al momento dell'<b>autenticazione</b> di questa lettera. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 20px;">Come è riportato nel sito <a href="http://milao.itamaraty.gov.br/it/legalizzazione_e_autenticazione.xml" target="_blank">Consolato del Brasile a Milano</a>, infatti, prima di essere presentata al consolato stesso, questa attestazione<b> dovrà essere autenticata</b>.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 20px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 20px;">L'autenticazione di documenti emessi dalle imprese possono essere richieste solo presso la Camera di Commercio a cui l'impresa stessa fa riferimento. In particolare la Camera di Commercio di competenza dovrà rilasciare il cosiddetto <b>Visto per Conformità di Firma.</b> In pratica certificano che il documento è autentico ed effettivamente firmato dal titolare dell'impresa.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 20px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 20px;">I passi da compiere non sono molti, ma per via di alcune ragioni che elencherò in seguito, risultano molto complicati. Nella mia esperienza personale si è trattato del documento più difficile da ottenere (anzi l'unico difficile).</span><br />
<span style="background-color: white; color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 20px;">Riepilogo i passi da compiere e le relative complicazioni per produrre questo documento di Certificazione di Esperienza Professionale:</span><br />
<br />
<ul>
<li><span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 20px;">Il documento dovrà essere firmato dal </span><b style="font-size: 15px; line-height: 20px;">titolare o legale rappresentante</b><span style="font-size: 15px; line-height: 20px;"> dell'impresa. Tale dichiarazione dovrà contenere anche le finalità (es. "Visto di lavoro") e un ente destinatario (es. "Consolato del Brasile").</span></span></li>
<li><span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 20px;">La persona che ha firmato la dichiarazione dovrà avere la <b>firma depositata presso la Camera di Commercio</b>. Consiglio in questo caso di rivolgersi alla Camera di Commercio per sapere se effettivamente il titolare abbia o meno la firma depositata. Qualora non l'avesse depositata, è possibile farla depositare da un dipendente munito di apposito modulo (la camera di commercio fornirà quel modulo) e copia della carta d'identità del titolare. Il deposito della firma può avvenire contestualmente alla presentazione del documento da certificare.</span></span></li>
<li><span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 20px;"><b>L'impresa presenta questa dichiarazione</b> (ed eventualmente la firma da depositare) e <b>richiede un <i>Visto per Conformità di Firma</i></b>.</span></span></li>
</ul>
<div>
<span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 20px;">E' da notare che a richiedere l'autenticazione sulla vostra certificazione deve per forza essere l'impresa. Questo ovviamente complica le cose quando in un'impresa non ci si lavori più (o si è comunque in procinto di andarsene) e bisogna affidarsi alla buona volontà e alla disponibilità di ex colleghi ed ex datori di lavoro.</span></span></div>
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<span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 20px;">Altra cosa che complica la richiesta, è che debba essere il titolare o legale rappresentante a firmare questo documento, e che questa persona debba anche avere la firma depositata presso la Camera di Commercio.</span></span></div>
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<br /></div>
<div>
<span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 20px;">Insomma, sembra difficilissimo, ma garantisco che si può</span></span><span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 20px;"> riuscire. Insistendo, molto, alla fine sono riuscito ad ottenere tutto questo dalla mia impresa per la quale non stavo più lavorando.</span></div>
<div>
<span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 20px;"><br /></span></div>
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<span style="color: #4a4a4a; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 20px;">.</span></div>
Giampierohttp://www.blogger.com/profile/17350458530434232210noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-7713616772309825369.post-9087606988604423772012-12-11T23:09:00.000-02:002013-07-14T21:58:52.977-03:00Ottenere Protocollo RNE, CIE e SINCRE<b>RNE</b> (che sta per <i>Registro Nacional Estrangeiro</i>) è il numero che viene associato ad ogni straniero che intenda risiedere legalmente in Brasile. Quando uno straniero entra in Brasile con <b>visto</b>, deve presentarsi, entro 30 giorni, presso la Polizia Federale per essere registrato come straniero residente nel paese. Durante questa procedura di registrazione in cui vengono registrati tutti i dati anagrafici, foto e impronte digitali, ad ogni straniero viene associato un numero di registro, un <b>protocollo RNE</b>.<br />
<br />
<div>
Sempre in questo momento viene rilasciato il <b>SINCRE</b> (<i>Sistema Nacional de Cadastramento de Registro de Estrangeiro</i>), che è un estratto dei dati anagrafici, e una specie di carta di identità temporanea chiamata "<i>Registro e expediçao da CIE</i>". Quest'ultimo documento, che contiene anche una foto, insieme al SINCRE, può essere utilizzato a tutti gli effetti come documento di identità temporaneo.<br />
Il documento di riconoscimento ufficiale per gli stranieri sarebbe la <b>CIE</b> ossia la <i>Cédula de Identidade de Estrangeiro</i> (o <i>Carteira de Identidade de Estrangeiro</i>), paragonabile alla nostra Carta d'Identità. La CIE però viene rilasciata solo dopo alcuni mesi dal momento in cui si effettua la registrazione presso la Polizia Federale. Molti confondono i vari documenti, quindi riassumo per chiarezza:<br />
<ul>
<li><b>RNE (Registro Nacional Estrangeiro)</b>: si tratta del numero associato allo straniero che entra con visto e si registra presso la polizia federale. Importante, ci si deve presentare presso la polizia federale entro 30 giorni dall'entrata nel paese.</li>
<li><b>SINCRE (Sistema Nacional de Cadastramento de Registro de Estrangeiro)</b>: estratto dei dati anagrafici che contiene anche numero RNE. Rilasciato nel momento che si registra presso la polizia federale.</li>
<li><b>Registro e Expediçao da CIE</b>: documento temporaneo con foto ottenuto insieme al SINCRE nel momento in cui ci si registra presso la Polizia Federale.</li>
<li><b>CIE (Cédula de Identidade de Estrangeiro)</b>: è la carta d'identità per stranieri ed è pronta solo dopo 6 mesi (almeno) dal momento in cui ci si è registrati presso la polizia federale.</li>
</ul>
Visti i <a href="http://viaggiare-lavorare-in-brasile.blogspot.com.br/2013/07/tempi-di-rilascio-cie-e-rne.html"><b>tempi lunghissimi per il rilascio della CIE</b></a>, è buono sapere che questa potrà essere sostituita temporaneamente con il SINCRE e il Registro di richiesta di CIE. Tale documentazione sarà infatti considerata equivalente alla CIE per tutte le pratiche che la richiedono, come ad esempio la carteira de trabalho (documento brasiliano equiparabile al nostro vecchio libretto di lavoro) o l'apertura di un conto in banca (link).</div>
Giampierohttp://www.blogger.com/profile/17350458530434232210noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7713616772309825369.post-77979379238484571452012-12-01T13:31:00.003-02:002013-07-14T22:00:23.852-03:00Comprovante di Endereço/ResidênciaSi tratta di un documento atto a comprovare che una persona realmente risieda in un determinato indirizzo.<br />
È una pratica molto comune richiedere questo tipo di documento in Brasile, per vari fini, come aprire un conto in banca, o richiedere il libretto di lavoro.<br />
<div>
<br />
Normalmente il comprovante usato è la ricevuta del pagamento di una semplice bolletta, come acqua, luce, o internet, ma anche una ricevuta per abbonamento cellulare è ammessa. L'importante è che contenga l'indirizzo e il nome della persona che necessita di comprovante.</div>
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<br /></div>
<div>
Per un brasiliano o una persona che viva in Brasile da molto tempo, è semplice fornire un comprovante, ma per chi è appena arrivato e abita in un locale in affitto, o è semplicemente ospite di amici e parenti, le cose si complicano. In questo caso è necessario e si può procedere in un altro modo. E' possibile infatti, presentare una <b><a href="http://viaggiare-lavorare-in-brasile.blogspot.com.br/p/declaracao-de-residencia.html" target="_blank">Dichiarazione di Comprovante di Residenza</a></b>, considerata legalmente valida.</div>
<div>
E' possibile visualizzare qui un esempio di <a href="http://viaggiare-lavorare-in-brasile.blogspot.com.br/p/declaracao-de-residencia.html" target="_blank">qui</a>.<br />
<br />
Tale dichiarazione può essere fatta dal padrone di casa o da un'altra persona che abiti allo stesso indirizzo e che comunque abbia delle bollette intestate, o altri documenti a suo nome. Affinché sia considerata legalmente valida, è necessario che la firma su questa venga <b>autenticata/riconosciuta</b> presso un cartorio. Non potrà essere in qualsiasi cartorio, ma solo dove il dichiarante abbia già depositato la firma in precedenza, altrimenti sarà prima necessario procedere al deposito (in questo caso sarà indispensabile la presenza del dichiarante). Normalmente però, specie se il dichiarante è brasiliano, è ben probabile che abbia già la firma depositata presso qualche cartorio ed in tal caso non sarà neanche richiesta la sua presenza per l'autenticazione.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
A questo punto la dichiarazione acquisirà il valore legale necessario e, se accompagnata da un comprovante di indirizzo del dichiarante (una qualsiasi bolletta a lui intestata), sarà considerata a tutti gli effetti valida come comprovante di indirizzo/residenza.<br />
<br />
.</div>
Giampierohttp://www.blogger.com/profile/17350458530434232210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7713616772309825369.post-67218927067478245832012-10-08T22:58:00.002-03:002013-07-14T22:01:13.680-03:00Assistenza Sanitaria e SUS in BrasileUna cosa da considerare quando si pensa a viaggiare, o lavorare in un paese, è l'assistenza sanitaria, sia in termini di qualità che di costi.<br />
Il Brasile, per legge, garantisce assistenza sanitaria a tutti i brasiliani (e non solo).<br />
<br />
Purtroppo il sistema sanitario pubblico ha delle grosse lacune (soprattutto in alcune aree del paese) e quei briasiliani che possono permetterselo, stipulano un'assicurazione privata (i cosiddetti <b>"planos de saúde"</b>) con le varie compagnie assicurative. In pratica, in base al tipo di piano e al costo, ci sono più o meno ospedali convenzionati, cliniche e medici.<br />
<br />
Il piano di salute può essere stipulato privatamente, o pagato dal datore di lavoro. Per chi intende lavorare nel paese, è buono sapere che moltissimi contratti di lavoro prevedono come benefit la stipulazione di un'assicurazione sanitaria privata. Stipulare un'assicurazione privata normalmente garantisce migliori condizioni di assistenza (in São Paulo ci sono ospedali che sembrano hotel 5 stelle) e soprattutto tempi accettabili per cosulte mediche o esami.<br />
<br />
Il sistema sanitario pubblico, qui conosciuto come <a href="http://portalsaude.saude.gov.br/portalsaude/" target="_blank">SUS (Sistema Unico di Saude)</a>, almeno in São Paulo, pur essendo di buona qualità, non garantisce esami in tempi accettabili. A volte bisogna mettersi in coda ed aspettare mesi per poter fare un esame... ma questo succede anche in Italia.<br />
C'è però il vantaggio che il SUS è "gratis". Anche per stranieri. Io personalmente ho fatto la registrazione al SUS (come si farebbe alla ASL in Italia) e ho potuto usufruire dei servizi senza pagare un Real.<br />
E' sempre consigliabile stipulare un'assicurazione sanitaria in Italia prima di partire (una delle compagnie migliori come costi e garanzie è <a href="http://www.mondial-assistance.it/" target="_blank">Mondial Assistance</a>), ma qualora non fosse possibile, o la stessa assicurazione scadesse, si può contare su un servizio sicuramente "basilare" offerto gratuitamente. L'ospedalizzazione presso cliniche e ospedali privati, senza un'assicurazione, è fuori dalla portata di molti.<br />
<br />
Riassumento, per mantenere gli standard di salute a cui siamo abituati in Italia (e spesso anche migliori) è consigliabile stipulare un'assicurazione privata, ma il Brasile che è un paese civile, garantisce cure anche a chi non ha i mezzi ed è straniero).<br />
<br />
.Giampierohttp://www.blogger.com/profile/17350458530434232210noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7713616772309825369.post-21425911351568694202012-03-20T17:04:00.000-03:002013-07-14T22:02:27.909-03:00Legalizzazione Diploma/Certificato di Laurea presso ConsolatoA volte, per la richiesta di un <b>visto</b> (ad esempio un <b>visto di lavoro</b>), è necessario presentare prove degli studi superiori o universitari svolti in Italia. Per poter essere considerati validi all'estero, ed in particolare in Brasile nel nostro caso, è necessario sottoporre questi documenti a "legalizzazione" presso un consolato brasiliano in Italia.<br />
<br />
La procedura non è troppo complessa, ma è difficilissimo reperire informazioni su come attuarla, dato che nessun consolato brasiliano risponde al telefono. Un po' più di fortuna l'ho avuta telefonando all'ambasciata brasiliana in Roma, ma poca cosa. Sotto comunque riporterò alcuni riferimenti (in)utili.<br />
Anche inviando email ci sono maggiori opportunità, ma la maggior parte delle volte si viene rimandati verso altri organi, come se le cose non fossero di competenza del consolato. Pertanto sintetizziamo quello che sono riuscito a dedurre da siti ufficilali, email, chiamate a vari enti.<br />
<br />
Cosa importante, è che prima di essere legalizzato dal consolato, il documento dev'essere autenticato da una prefettura, pertanto ecco i seguenti passi da seguire:<br />
<br />
<ol>
<li>E' necessario ottenere un certificato/diploma di laurea dall'università che sia autografato da una persona che abbia la firma depositata presso la prefettura. Nel mio esempio, Università di Bologna e quindi prefettura di Bologna.</li>
<li>Occorre recarsi col certificato ottenuto, presso la prefettura di competenza per l'autenticazione delle firme. Non è necessaria nessuna delega in questo caso, può recarsi chiunque col documento. Alcune prefetture accettano l'invio di documenti per posta, ma si tratta di documenti originali, quindi la pratica è sconsigliata ed in ogni caso, va prima concordata con la prefettura stessa.</li>
<li>Recarsi al consolato di competenza. La competenza dipende in questo caso da dove si trova la prefettura poiché "sembra" che il consolato di Milano abbia accesso alle sole firme delle prefetture del suo territorio di competenza, quindi impossibilitato a legalizzare documenti autenticati da altre prefetture (come pure quello di Roma).</li>
</ol>
<div>
<br /></div>
Ecco alcuni riferimenti:<br />
<ul>
<li><a href="http://milao.itamaraty.gov.br/it/visti.xml">Consolato Brasiliano a Milano</a> - Tel: 02 777 1071</li>
<li><a href="http://www.consbrasroma.it/vistos/index.html">Consolato Brasiliano a Roma</a> - Tel: 06 688 9661</li>
<li><a href="http://www.ambasciatadelbrasile.it/">Ambasciata del Brasile a Roma</a> - Tel: 066 875252</li>
<li><a href="http://milao.itamaraty.gov.br/it/legalizzazione_e_autenticazione.xml">Informazioni sulla Legalizzazione</a> (sito consolato di Milano)</li>
<li><a href="http://www.tuttostranieri.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=14205">Tuttostranieri</a> (sito con informazioni per stranieri)</li>
</ul>
<br />
<br />
.Giampierohttp://www.blogger.com/profile/17350458530434232210noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7713616772309825369.post-41906862648095858432010-11-09T16:00:00.000-02:002013-07-14T22:03:15.146-03:00Visto di lavoro per il Brasile<u><span style="font-size: large;">Lavoratore straniero con contratto di lavoro</span></u><br />
<br />
<br />
<b>Aggiornamento del 29/09/2010. Costo del visto.</b><br />
A leggere le informazioni dal sito del Consolato del Brasile a Milano, sembrerebbe che le pratiche di rilascio del visto abbiano un costo di circa 100,00 € in Italia, ai quali andranno poi aggiunti i costi di autenticazione dei vari documenti in Brasile (circa 20,00 € per documento).<br />
<br />
<b>Aggiornamento del 9/11/2010. Tempi di rilascio.</b><br />
Una cosa molto importante da considerare sono anche le tempistiche medie di rilascio di un visto. Diciamo sicuramente che ogni caso è differente, ma in media si parla di tempi di ottenimento che variano dai 3 ai 6 mesi.<br />
<br />
Questa è solo una delle diverse tipologie di visto di lavoro esistenti che permettono di lavorare in Brasile. Per ora mi limiterò ad illustrare questa tipologia perché, nella maggior parte dei casi, si tratta dell'unica tipologia che è possibile ottenere ed è quella che intendo utilizzare personalmente.<br />
<br />
Per tutte le altre tipologie è possibile reperire informazioni direttamente dal sito del <a href="http://www.mte.gov.br/trab_estrang/default.asp">Ministero del lavoro brasiliano</a>.<br />
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<br /></div>
<div>
È bene precisare che si tratta di un visto <b>temporaneo</b>, di durata massima di 2 anni, eventualmente prorogabile.</div>
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Riportiamo ora l'elenco dei documenti richiesti. Ricordiamo che i documenti prodotti fuori dal Brasile dovranno essere autenticati presso una sede di rappresentaza diplomatica brasiliana in Italia e poi tradotti da traduttore giurato in Brasile.</div>
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<br />
<ul>
<li>“Formulário de Requerimento de Autorização de Trabalho” (scarica <a href="http://www.mte.gov.br/legislacao/resolucoes_normativas/2007/rn_20070209_74_Requerimento.pdf">qui</a>). Si tratta di un modulo da compilare da parte dell'azienda richiedente. Dal 25 Agosto 2010 è possibile compilare questo modulo direttamente via web (accedi da <a href="http://migranteweb.mte.gov.br/migranteweb/">qui</a>).</li>
<li>“Formulário da Requerente e do Candidato” (scarica <a href="http://www.mte.gov.br/legislacao/resolucoes_normativas/2007/rn_20070209_74_Modelo01.pdf">qui</a>). Modulo da compilare relativo all'azienda richiedente e al candidato.</li>
<li>Atto legale relativo alla persona giuridica (contratto o statuto sociale consolidato e sue alterazioni) debitamente registrato presso la Junta Comercial o il Cartório de Registro Civil. In caso di copie, queste devono essere autenticate.</li>
<li>Atto di elezione o di nomina del rappresentante legale della istituzione richiedente, debitamente registrato presso la Junta Comercial o il Cartório de Registro Civil.</li>
<li>Copia della Cartão do Cadastro Nacional de Pessoa Jurídica (CNPJ).</li>
<li>Termini di responsabilità dove il richiedente si assume tutte le spese mediche e ospedaliere dello straniero chiamato alle sue dipendenze durante la sua permanenza.</li>
<li>Guia de Recolhimento da União (GRU) - Ricevuta del pagamento della tassa individuale d'immigrazione per lo straniero per un valore di R$ 16,93 (clicca <a href="https://consulta.tesouro.fazenda.gov.br/gru/gru_simples.asp">qui</a> per compilare la GRU e clicca <a href="http://www.mte.gov.br/trab_estrang/guia_recolhimento_uniao.asp">qui</a> per le istruzioni).</li>
<li>Informazioni riguardanti gli indirizzi di tutti i luoghi dove lo straniero presterà servizio.</li>
<li>Copia leggibile della pagina identificativa del passaporto dello straniero.</li>
<li>Attestazione, attraverso il piano di incarichi e salari, o attraverso autocertificazione, che la remunerazione che sarà pagata allo straniero in Brasile non sarà inferiore alla maggiore remunerazione pagata in Brasile per l'esercizio della stessa funzione/attività nell'entità richiedente.</li>
<li>Attestazione degli studi e qualifiche compatibili con l'attività che verrà svolta, attraverso diplomi o certificati.</li>
<li>Attestazione dell'esperienza professionale compatibile con l'attività che verrà svolta. L'attestazione dovrà essere fatta attaverso dichiarazioni da parte delle istituzioni preso le quali lo straniero svolgeva le sue attività, nei seguenti termini:</li>
<ul>
<li>scolarizzazione minima di nove anni e esperienza di 2 anni di occupazione che non esigeva livello superiore;</li>
<li>esperienza di un anno nell'esercizio di professioni di livello superiore, a partire dalla conclusione del corso di laurea che ha abilitato a tale esercizio;</li>
<li>esperienza di 3 anni nell'esercizio di professioni la cui attività artistica o culturale è indipendente dalla formazione scolastica;</li>
<li>in caso di stranieri che hanno concluso corsi post-laurea di durato superiore a 360 ore o master post-laurea, non sarà richiesto alcun attestato comprovante l'esperienza professionale.</li>
</ul>
<li>contratto di lavoro a tempo determinato di massimo 2 anni, debitamente firmato dalle parti, conforme al modello II (scarica <a href="http://www.mte.gov.br/legislacao/resolucoes_normativas/2007/rn_20070209_74_Modelo02.pdf">qui</a>).</li>
</ul>
<div>
<br />
<br /></div>
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<b>Alcuni riferimenti:</b></div>
<div>
<a href="http://www.mte.gov.br/">Ministero del Lavoro brasiliano</a> - <a href="http://www.mte.gov.br/trab_estrang/default.asp">sezione lavoratori stranieri</a></div>
<div>
<a href="http://www.mte.gov.br/trab_estrang/Guia_Procedimentos.pdf">Guida procedimento per l'autorizzazione del lavoro straniero</a></div>
<div>
<a href="http://www.administradores.com.br/informe-se/informativo/contratacao-de-estrangeiro-exige-cuidados/10310/">Ulteriori informazioni amministrative</a><br />
<a href="http://www.brasilemilano.it/ita/consolare/visti/visto_temp5a.asp">Consolato del Brasile a Milano</a><br />
. </div>
</div>
Giampierohttp://www.blogger.com/profile/17350458530434232210noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-7713616772309825369.post-68612514878910803672010-10-17T21:34:00.000-02:002013-07-14T22:03:43.096-03:00Aziende italiane in BrasilePer l'ottenimento del visto di lavoro è necessaria la "sponsorizzazione" da parte di un'azienda brasiliana (o che abbia sedi in Brasile). Forse un buon punto di partenza per la ricerca di tale azienda disposta a sponsorizzarci, potrebbe essere l'elenco delle <a href="http://www.italtrade.com/countries/americas/brazil/empresas.pdf">aziende italiane in Brasile</a>.<br />
In questo caso, il fatto di essere straniero, potrebbe non costituire più uno svantaggio, ma magari essere anche una caratteristica apprezzata e permetterci finalmente di <b>lavorare</b> in Brasile.<br />
<br />
Purtroppo ci sono notizie discordanti e dubbi per quanto riguarda la reale possibilità di ottenere un <a href="http://viaggiare-lavorare-in-brasile.blogspot.com/2010/09/visto-di-lavoro-per-il-brasile.html">visto di lavoro temporaneo</a>. I dubbi riguardano sia i tempi per l'ottenimento (che secondo alcuni possono arrivare anche a 3 mesi), sia l'eventuale compenso percepito per il lavoro da svolgere. Alcuni "bene informati" sostengono, infatti, che un visto possa essere concesso solo per personale altamente qualificato non reperibile in Brasile. Tradotto in parole povere, significa che può essere concesso per lavoratori che riceveranno un compenso elevato, stabilito intorno ai 10.000 R$ lordi al mese. La normativa ufficiale però, non parla di cifre precise e non ho letto alcun documento o linea guida a riguardo, pertanto ad ora queste notizie rimangono solo delle "voci".<br />
Resta il fatto che la strada per lavorare in Brasile, cercando una sponsorizzazione e un visto direttamente dall'Italia, rimane molto difficile, e allora ben vengano i possibili aiuti di aziende nostre connazionali.<br />
<br />
Ecco il documento pubblicato da <a href="http://www.italtrade.com/">Italtrade</a> che contiene l'elenco di tutte le aziende italiane in Brasile: <a href="http://www.italtrade.com/countries/americas/brazil/empresas.pdf"><b>imprese italiane</b></a>.<br />
<div>
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Giampierohttp://www.blogger.com/profile/17350458530434232210noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7713616772309825369.post-6972949528439154292010-09-20T12:11:00.000-03:002013-07-14T22:04:22.345-03:00Viaggiare e lavorare in BrasileMi scuso in antipico con chi leggerà questo post trovandolo inutile o magari contenente informazioni ridondanti. Purtroppo ha il principale scopo di far salire questo blog tra i risultati dei motori di ricerca. Questo blog vuole essere un punto di riferimento e una raccolta di informazioni utili per coloro che intendano "<b>viaggiare in Brasile</b>" o "<b>lavorare in Brasile</b>". E inoltre spero di inserire informazioni utili per coloro che intendano percorrere la mia stessa strada, informazioni non facilissime da reperire, e ogni sforzo risulterebbe vano se nessuno potesse accedervi. Nei prossimi post continuerò invece a parlare di argomenti utili che potrebbero interessare, tipo la possibilità di cumulo dei contributi lavorativi ai fini pensionistici, o il codice CPF brasiliano... e ovviamente vi aggiornerò se ci saranno novità per quanto riguarda la ricerca di aziende disposte a rilasciare un <a href="http://viaggiare-lavorare-in-brasile.blogspot.com/p/visto-di-lavoro.html">visto di lavoro</a>... per ora... la ricerca continua :)Giampierohttp://www.blogger.com/profile/17350458530434232210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7713616772309825369.post-79215851100665098842010-09-15T18:51:00.000-03:002013-07-14T22:07:02.493-03:00Burocrazia per il Visto di lavoroFinalmente ho pubblicato la pagina che tratta in maniera approfondita la normativa relativa al <a href="http://viaggiare-lavorare-in-brasile.blogspot.com/p/visto-di-lavoro.html">rilascio del visto di lavoro</a>, con l'elenco di tutti i requisiti necessari e dei documenti da presentare. Si tratta delle informazioni ufficiali prese reperite direttamente dal sito del <a href="http://www.mte.gov.br/">Ministero del lavoro brasiliano</a>. Da queste si evince che l'iter burocratico è abbastanza complesso, molti sono i documenti da presentare, e alcuni di questi vanno anche autenticati presso un consolato nel paese di origine (l'Italia nel mio caso). La maggior parte di questi documenti inoltre, deve essere presentata/fornita direttamente dall'azienda richiedente e questo di certo non facilita l'assunzione del lavoratore straniero.<br />
Dobbiamo però tener presente che si tratta di un iter burocratico che molte aziende già ben conoscono, soprattutto quelle che operano in Brasile in un contesto multinazionale.<br />
<br />
Ed è proprio in questi giorni (precisamente a partire dal 25 agosto 2010) che il ministero del lavoro brasiliano ha inaugurato un nuovo strumento "<a href="http://migranteweb.mte.gov.br/migranteweb/">Migranteweb</a>", proprio allo scopo di gestire meglio, e se possibile snellire/velocizzare, l'iter burocratico necessario per l'ingresso di lavoratori stranieri nel paese. Tramite tale strumento, che non è ancora entrato in funzione completamente, sarà possibile presentare/compilare alcuni documenti direttamente via web.<br />
<br />
Secondo il mio modesto parere, la creazione di nuovi strumenti come questo, evidenzia la volontà del governo di rendere meno difficoltosa l'assunzione di personale straniero da parte delle aziende brasiliane. È quindi ipotizzabile che ci sia (o forse ci sarà presto) una reale necessità di forza lavoro straniera... e questo mi fa ben sperare che il mio obiettivo di viaggiare e lavorare in Brasile, possa essere un po' meno lontano :)<br />
.Giampierohttp://www.blogger.com/profile/17350458530434232210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7713616772309825369.post-11168044153569252312010-09-11T19:40:00.000-03:002013-07-14T22:07:54.222-03:00Ottenere il Visto di lavoroL'argomento è un po' lungo e complesso, nulla di esagerato, ma per trattarlo in maniera esauriente ho deciso di aggiungere una <a href="http://viaggiare-lavorare-in-brasile.blogspot.com/p/visto-di-lavoro.html">pagina dedicata</a>. Per ora tale pagina non è ancora pubblica, sono in attesa di reperire alcune informazioni, ma presto comparirà nei link a destra.<br />
<br />
In questo post mi limiterò a dire che per ottenere tale visto è necessario che un'azienda brasiliana richieda la vostra presenza... che in pratica sia intenzionata ad assumervi per lavorare in Brasile.<br />
<br />
A tal scopo ho deciso di iniziare a ricercare annunci di lavoro pubblicati da aziende brasiliane. Uno dei portali di ricerca/offerta lavoro più completi e più popolato di annunci è <a href="http://www.vagas.com.br/" target="_blank">Vagas</a>. Mi sono dovuto registrare (gratuitamente) e ho completato tutto il lungo processo di creazione del mio Curriculum Vitae. Per ora ho risposto ad un solo annuncio... nei prossimi giorni risponderò ad altri e staremo a vedere...<br />
<br />
Sono anche iscritto a <a href="http://www.linkedin.com/">Linkedin</a>, ora inizierò a compilare un Curriculum in portoghese e da lì inizierò ad iscrivermi a gruppi che mi possono interessare a Sao Paulo, a prendere dei contatti con persone che già lavorano lì ecc... non credo sarà una cosa breve... ma penso possa offrire più opportunità che un semplice portale di annunci di lavoro.<br />
<br />
Vi terrò informati :)<br />
<br />
.Giampierohttp://www.blogger.com/profile/17350458530434232210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7713616772309825369.post-40764362890061087262010-09-08T21:18:00.000-03:002010-10-17T21:50:30.188-02:00Oggi parte questo blog.Più che di un blog si tratterà di una specie di diario. Annoterò di volta in volta i passi e le esperienze che farò nel tentativo di viaggiare e lavorare in Brasile.<br />
Parto quasi da zero, con pochissime conoscenze su quelli che sono i requisiti e le norme burocratiche che regolano l'ingresso nel paese.<br />
Quello che so, è che è necessario entrare in Brasile con un <a href="http://viaggiare-lavorare-in-brasile.blogspot.com/2010/09/visto-di-lavoro-per-il-brasile.html">visto di lavoro</a>. Il visto non è richiesto per viaggiare come turista, ma è obbligatorio qualora si voglia ottenere un regolare contratto di lavoro.<br />
Successivamente aggiungerò una sezione con tutte le informazioni che sarò in grado di reperire relativamente al visto di lavoro.<br />
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Il mio primo obiettivo sarà quindi la ricerca del visto... andiamo a procurarcelo.Giampierohttp://www.blogger.com/profile/17350458530434232210noreply@blogger.com3